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Rovereto, 19 novembre 2008
Pozzer e il sindaco sono ai ferri corti
Scontro in aula: uno lancia accuse di «dispotismo» l’altro minaccia querele
dal Trentino di mercoledì 19 novembre 2008

Tre anni e mezzo begli intensi quelli del rapporto tra Ruggero Pozzer e il sindaco Valduga. Fin dalle prime battute il consigliere verde non si è risparmiato nel criticare l’amministrazione arrivata alla guida della città nel 2005. Su tutto. Questa volta con una domanda d’attualità s’è spinto addirittura oltre e non si è “accontentato” di commentare negativamente scelte e decisioni: è entrato a gamba tesa sull’atteggiamento del sindaco, antidemocratico nel suo supposto autoritarismo. Tanto che la domanda d’attualità era addirittura intitolata «vietato dissentire». L’argomento è stato addirittura portato ad inizio seduta ed è significativo che prima di dare la parola ai due contendenti, il presidente del consiglio Rasera ha invitato a tenere un atteggiamento controllato. Per la verità, Pozzer avrebbe voluto che alla domanda rispondessero singolarmente tutti gli assessori, ai quali è stato imputato di subire passivamente il decisionismo del sindaco.

Gli otto delegati però avevano già risposto nei giorni scorsi con una lettera aperta, confermando piena fiducia nel sindaco ma soprattutto un’accettazione condivisa del modo di operare. Questione - avevano detto - di prendere decisioni importanti e rapide, ma anche valutate e attente, per il bene della città. Nell’esporre la domanda Pozzer ha pure rincarato la dose, dicendo chiaramente che il sindaco avrebbe pure illuso la città.

La replica è stata del sindaco «visto che sono io il soggetto tirato in ballo». E non è stata tenera: «Mi si dice che io avrei insultato i consiglieri e non è vero. Abbiamo discusso animatamente nel merito della questione durante il dibattito della scuola musicale, ma io non ho insultato nessuno. Ci sono poi delle illazioni secondo le quali io avrei fatto pressioni sul Festival Mozart per allontanare il direttore della scuola musicale dall’associazione. Sono accuse che ledono la mia reputazione, e valuterò se potrò tutelarmi nelle sedi opportune».

Poi Pozzer ha tirato le orecchie all’amministrazione per la mancanza della ciclabile in via Campagnole e per lo spreco di energia elettrica negli uffici di via Pasqui. Nel primo caso ha risposto l’assessore Zuccatti: la ciclabile non ci sta fisicamente, in quanto i parametri normativi non permettono di conciliare la presenza di un tracciato ciclabile in quella zona. Alla seconda ha risposto l’assessore Sala che ha fatto ammenda: è vero, dice, ed è un problema già all’attenzione. I sensori che regolano lo spegnimento e l’accensione delle luci non funzionano correttamente. Vi sono dei contenziosi in corso tra ditte fornitrici, ma intanto si sta cercando una soluzione rapida.

 

 

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